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domenica 12 agosto 2012

Inter, Nagatomo si racconta: "Voglio diventare miglior terzino. La mia infanzia..."

The Settlers Online

 



INTER NAGATOMO - Intervistato dal portale nipponico "The Asahi Shimbun", Yuto Nagatomo, terzino sinistro dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare della sua esperienza in Italia e dei suoi obiettivi per il futuro. Il calciatore 25enne ha aperto le porte di casa sua ai giornalisti giapponesi, ai quali spiega come sono cambiate le cose per lui in Europa: "Mi accordo di essere cambiato per molti aspetti, poco a poco. Sino ad ora non avevo ad esempio alcun interesse per i fiori, mentre realmente sono diventati per me una grande passione. Sono riuscito ad affermarmi in una squadra come l'Inter e giocare con una responsabilità del genere ti mette l'ansia di poter commettere un errore. Quelli che sfuggono alle critiche sono i gli uomini che riescono a controllare queste sensazioni e le affrontano come una sfida e con coraggio. Quando la squadra sta bene, viene tutto più facile. Io penso a dare ancora di più quando la squadra non brilla particolarmente in campo. Nella mia infanzia sono stato cresciuto da un solo genitore e voglio ripagare mia madre per tutti gli sforzi che ha fatto per me in questo percorso. Porto con me molte cose dei suoi insegnamenti, senza di questi non sarei riuscito a fare la carriera che ho fatto. Voglio vivere come mia madre, lei per me è l'esempio da seguire. Il Pallone d'Oro? Questo non mi interessa particolarmente, io punto ad essere il numero uno al mondo per valori umani oltre che calcistici, vogli pensare di me stesso in quest'ottica. Ovviamente il mio obiettivo finale è quello di diventare il terzino più forte al mondo".
Di Nagatomo nel corso dell'intervista ha parlato anche la madre, Rie, la quale spiega: "Yuto è piccolo fisicamente, ma la sua predisposizione emotiva lo ha spinto a perseguire la carriera di atleta, ho creduto sempre in una possibilità per il suo successo. Il divorzio da suo padre? Ho provato a fare il massimo, ma non era possibile percorrere una strada diversa e non ho rimpianti. Io ho sempre incoraggiato Yuto con tutto il mio sostegno".

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