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mercoledì 8 agosto 2012

Il mio amico sceicco


 



"Spero di non arrivare mai al punto di pensare che alcune migliaia di dollari, in fondo, non sono poi molti soldi". (Andre Agassi)
Ricordo ancora, qualche anno fa, quando io ed il mio caro amico d'infanzia, lo sceicco Al-Thani, andavamo in giro per locali a tirare tardi. I buttafuori non ci facevano mai entrare, così io provavo a chiedere permesso, mentre lui se li comprava. Arrivati dentro, il tempo di andare ad ordinare un paio di drink, che Thanuzzo (così lo si chiamava nella comitiva) s'era già comprato pure il locale, aveva buttato fuori tutti ed era rimasto solo con le cubiste. Di notti così ne abbiamo passate tante al Cocoricò, io ed il mio amico sceicco, c'è da dire che la vita era anche più semplice, ci si accontentava di poco, non c'era tutta questa megalomania di oggi...

Magari, può darsi dico, che parte di questa storia me la sia inventata adesso, ma quanto sarebbe fico avere un amico sceicco? Non tanto per la vita piena di privilegi, quanto per la libertà di poter fare quello che ti pare: vuoi comprare una squadra di calcio? Va bene, prendi il PSG. Vuoi metterci dentro qualche calciatore di 'modesta' bravura? Un paio di attaccanti, un difensore insuperabile, due o tre centrocampisti di livello, qualche fantasista per non disdegnare e dopo puoi permetterti, quasi quasi, di far giocare pure Thiago Motta, tanto in mezzo a tutti quei giocatori bravi, manco si nota che corre quanto un bradipo in autostrada.

Ma sì, mettici pure, in questa squadra, un allenatore vincente ed un d. s. che, oddio, non è il massimo della fantasia quanto ad acquisti (tanto per quelli, basta guardare Sky Sport), però è un gran fico ed è brasiliano, che non guasta mai. Io avrei preferito Adriana Lima, ma de gustibus...

Poi, pensa quando vinci... Ah, non c'è niente di meglio del successo! E se perdi... No, aspettate un attimo: se perdi sono 'uccelli senza zucchero', come disse il mio caro amico Christian De Sica (amico pure lui, sì, era nella comitiva). Perchè cosa gli racconti agli amici di infanzia, quelli che come me conosci da una vita, se dopo aver speso l'equivalente del debito pubblico del Burkina Faso, non riesci a portarti a casa nulla? Che poi magari ti fai fregare da una squadra tipo il Montpellier, che ha le maglie da gioco degli impiegati dell'ANAS, con quella striscia arancio fluo che in tangenziale di notte, a vederti dico, sicuro ti vedono.

Sai cosa? Se vinci e spendi tanto, hai fatto ciò che era normale. Se vinci e spendi poco, sei un grande. Se perdi e spendi poco, in fondo c'era da aspettarselo. Ma se perdi e spendi un botto, allora sei un pollo. Se perdi e spendi milioni e milioni e milioni di euro a palate poi... non sei un pollo, sei un pollo Amadori, di quelli allevati col biologico. Sei un pollo enorme.

Il rischio, in tutta questa faccenda, è di perdere di vista il fatto che hai speso così tanta grana, che chissà quante cose avresti potuto farci... Ma in fondo, chi se ne frega! Sono solo poche centinaia di milioni di euro ed i soldi sono fatti per essere spesi, o no? E allora, meglio spenderli, nel PSG, con Ibrahimovic, Thiago Silva e tutti gli altri: ragazzi, che se perderanno campionato e Champions, avranno comunque da guadagnarci, mentre tu, sceicco Thanuzzo, c'hai perso in ogni caso.

Sapete cosa vi dico? Forse, avere un amico sceicco, è fico, ma essere uno sceicco non così tanto poi, per lo meno non nel calcio, non se ti vanno male le cose. Pensare che tanti milioni di euro, non sono in fondo così tanti soldi, è tutto sommato parecchio triste.

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